Venerdì 17 gennaio 2019
SCENE DA FAUST
di Johann Wolfgang Goethe
versione italiana Fabrizio Sinisi
drammaturgia e regia Federico Tiezzi
con Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Fonte Fantasia,
Marco Foschi, Francesca Gabucci, Ivan Graziano, Leda Kreider, Sandro Lombardi,
Luca Tanganelli
produzione Teatro Metastasio di Prato/Compagnia Lombardi-Tiezzi
Dopo l’incontro con il mito classico di Antigone, Federico Tiezzi affronta, attraverso l’opera di Goethe, un altro grande mito: Thierry Thieù Niang quello di Faust. Il racconto di un sapiente studioso di teologia, produzione filosofia e scienze naturali che, per ottenere conoscenze ancora Teatro Metastasio di più vaste, potere e giovinezza, vende la propria anima a Prato / Compagnia Mefistofele mediante un contratto firmato col sangue. In questo Lombardi – Tiezzi testo supremo, Federico Tiezzi ritrova un tema a lui molto congeniale: la crisi della soggettività, dell’individuo, la crisi dell’io nel suo rapporto con la realtà, in special modo quella storica e naturale. Lo spettacolo racconta, non solo, lo smascheramento di Faust che è Mefistofele, specchio e oggettivazione della parte più segreta del sé, ma ci parla anche del rapporto conflittuale tra l’intellettuale, stanco di teorizzare e di lavorare sulle idee, e la realtà, il mondo fisico e biologico, sentimentale ed emotivo, che gli sfugge. Ci parla del dramma della conoscenza, dell’insoddisfazione per un sapere vecchio, inefficace, non più capace di interpretare il mondo col solo ausilio dei dogmi religiosi. E ci parla delle dinamiche del desiderio (tra cui quello sessuale) e del sentimento, nell’esplorazione del rapporto tra Faust e Margherita. Ma anche del rapporto tra Faust e Mefistofele, immaginato come un rapporto di ‘amanti’ (si ama se stessi nell’altro), di esseri interdipendenti che si scambiano i ruoli, come due facce della stessa medaglia.
“Che bellezza, ieri sera! Personalmente posso dire che è una delle cose più belle che abbia visto; non sono stato, fino all’adesione al gruppo, un frequentatore del teatro, salvo sporadiche incursioni nel teatro classico greco e la lettura dei testi originali di Shakespeare; ma questo Faust, la regia e gli interpreti mi resteranno nella mente. Spero che Laura abbia portato il nostro saluto al regista ed agli attori e che questi ultimi abbiamo “sentito” la partecipazione degli spettatori, almeno della massima parte.”
“Io sto ancora elaborando. Sono rimasta toccata profondamente dalla grande qualità di tutto. Soprattutto di metodo e di intenzione, a partire dalla scelta del testo e tutto il resto a seguire. Regia, recitazione, luci, persino canto! Ma questo direi che l’avevamo già intuito alla vigilia, alla prova e nell’ incontro squisito, con gli attori”
“Davvero, esperienza fantastica, grazie anche a quel che ha preceduto lo spettacolo (prove, interviste, recensioni) che ci hanno aiutato nel “partecipare” come co-autori al dramma di Margherita e Faust. Non volevo dire co-autori, ma co-attori, come un coro geco, muto ma presente in sala. Accidenti al correttore automatico: coro greco, non geco!”
“È stata veramente una bella serata, di quelle che quando esci sei ancora immersa nelle emozioni e ti senti comunque bene!”
“Personalmente sono partita un po’ perplessa, ma è stato un crescendo, e concordo con voi l’alto livello di tutto. Ho apprezzato in modo particolare le scenografie, che hanno contribuito a dare una lettura moderna alla tragedia classica di Ghete.”
“Condivido veramente tutto.
È stata una serata davvero molto emozionante, mai così mi sono sentito coinvolto in uno spettacolo teatrale al punto che a un certo punto ho provato quasi vergogna rispetto ai vicini, per gli occhi umidi e il fazzoletto in mano.
Una bella esperienza la visione dal loggione, ottima la visione dall’alto ma soprattutto l’acustica.”
“È così bello far circolare le nostre voci interiori e scambiare opinioni ed emozioni. Lo spettacolo continua…”