con Anna Maria De Luca, Francesco Gallelli, Fabrizio Pugliese
regia e drammaturgia Saverio Tavano
collaborazione artistica Ginio Gallo
spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2019
E’ il giorno di Pasqua, è sera, e tutta la gente del paese è tutta riversata in piazza, borbotta: “hanno rubato la corona di spine dalla statua della Passione di Cristo!”. L’ha rubata Saro, il figlio di Nino e Concetta. Saro è un ragazzo schizofrenico, si è serrato in casa lasciando fuori anche i propri genitori, si è appropriato della corona di spine, convinto di essere egli stesso la reincarnazione di Gesù Cristo. Nino e Concetta aspettano dinanzi il portone, attraverso il loro dialogo si entra nel loro mondo, fatto di sacrifici, abnegazioni, sopportazioni, soprattutto da parte della madre Concetta che nonostante il dolore dato dall’ipocrisia e dal giudizio della gente del paese, sostiene con amore misericordioso la purezza, quasi divina, che risiede nella follia del figlio, con un’accettazione che solo una madre può avere.
di Annibale Ruccello
regia Roberto Bonaventura
con Gianluca Cesale
Si tratta di quattro brevi atti unici, quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo, a interpretarle. La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo, e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire, cambiare. Al centro di tutto è il sentimento di madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco.