Teatro Cantiere Florida
Tessera 2019—2020

Sabato 11 gennaio 2020
PRIMA ASSOLUTA
danza
SERENA MALACCO
ALL AROUND ME

ideazione e coreografia Serena Malacco
danza Stefano Beltrame, Louis-Clément da Costa, Ana Luisa Novais, Alice Raffaelli
musica live Roberto Dellera, Milo Scaglioni
light design Marvin van den Berg
immagini scenografiche Attilio Marasco
drammaturgia Caterina Piccione
sound design Paolo Daniele, Federico Moschetti
produzione e diffusione Louisa Low
comunicazione N.G.Y. Sagl
repertorio musicale Grantchester Meadows (Pink Floyd), Little Johnny Jewel (Television), We All Make The Flowers Grow (Lee Hazlewood)
con il sostegno di Ménagerie de Verre, Teatro Cantiere Florida, Anghiari Dance Hub, Versiliadanza, Università San Raffaele, Il Giardino delle Ore

All Around Me è la vita che vediamo scorrere ogni giorno davanti ai nostri occhi, i movimenti inconsapevoli e le traiettorie sparse. Gesti malinconici e vivaci esplorano speranze, turbamenti, ricordi, allegrie e nostalgie. Con la sua delicatezza selvatica, con il suo desiderio senza oggetto, con il suo passato presente, All Around Me si pone al confine che confonde il caldo e la luce, come la mollezza che prende d’estate e la fantasticheria di essere soltanto ciò che si è.

Lo spettacolo, interpretato da danzatori e musicisti, è un’opera contemporanea divisa in tre atti, sulle note di canzoni pop-rock. La relazione tra la danza contemporanea e la musica leggera è un tratto distintivo nel lavoro di Serena Malacco. La coreografa indaga un dominio ancora insondato: il dialogo possibile e sorprendente tra la grammatica musicale delle canzoni e il vocabolario anatomico del movimento. Distante da tappeti sonori e da partiture di rumori indistinti, All Around Me si muove nelle maglie di una musica suonata e cantata. Lo stato d’animo appartiene all’istante musicale, i gesti della coreografia stanno alla musica come le immagini cinematografiche stanno al ritmo del montaggio. All Around Me isola e sospende il gesto naturale, alla maniera di una cinepresa. Viene a delinearsi, così, una visione cinematografica della danza che riflette e vive il movimento stesso della vita.