liberamente tratto dall’omonimo testo di Bertolt Brecht
con Matteo Pecorini, Rosario Terrone e con la partecipazione di Claudio Ascoli nel ruolo di Bertolt Brecht
scrittura scenica Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza
Tratto da Dialoghi di profughi che Bertolt Brecht scrisse nel 1940-1941 negli anni del suo esilio in Finlandia, lo spettacolo parte dall’arrivo ad Helsinki dello scrittore di drammi. Brecht porta con sé le voci e le presenze della sua famiglia allargata e delle sue donne: la moglie ed attrice Helene Weigel, la dolce collaboratrice e innamorata Margarete Steffin, e ancora Ruth Berlau, attrice e regista danese conosciuta a Copenaghen, ben presto sua appassionata amante. I Dialoghi, ad oggi uno dei testi brechtiani meno frequentati, sono anche un’amara riflessione su potere e populismo: <<Le dirò una cosa: il potere, il popolo se lo prende solo in caso di estrema necessità. Dipende dal fatto che gli uomini in generale pensano soltanto in caso di estrema necessità. Solo con l’acqua alla gola. La gente ha paura del caos>>.