In Arte son Chisciottǝ è un intreccio di linguaggi: giochi di ombre, pop up e oggetti animati si articolano su tavoli disposti a ferro di cavallo. Come supporto e non solo sottofondo, quattro musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo suonano dal vivo, elemento d’obbligo delle produzioni di Officine della Cultura. Pur abitando il teatro insieme al pubblico, lo spettacolo trasferisce parte del sogno e delle battaglie di Chisciotte sul velo di una visione mediata da un lungo piano sequenza di cui il pubblico stesso è parte.
Quello proposto è un viaggio che, tra giochi di specchi, di visioni e di illusioni che mettono a confronto il falso col vero, incrocia tre piani di lettura e un racconto di sogni, di avventure, di speranze, di fallimenti che vogliono parlare della vita in tutta la sua complessità e semplicità. Attraverso temi come il genere, la violenza, i diritti e il riscatto, In Arte son Chisciottǝ riflette su cosa significhi essere donne e uomini che vivono in un territorio da condividere, in un mondo da condividere, in una realtà da condividere, dove nessuno sovrasta l’altro, ma tutti accolgono tutti.
Di Samuele Boncompagni
Liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia
Di Miguel de Cervantes
Studi e documentazioni Stefano Ferri
Con Luisa Bosi, Elena Ferri
Musiche di Massimo Ferri
Eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo
Scenografa in scena Lucia Baricci
Tecnico in scena Paolo Bracciali
Regia Luca Roccia Baldini
Fonico Gabriele Berioli
Riprese e regia video live Pierfrancesco Bigazzi, Giulio Dell’Aquila (Materiali Sonori)
Assistente alla regia Stefano Ferri