uno spettacolo di Umberto Orsini e Paolo di Paolo
Un bel gatto: forte, dolce e vezzoso
Passeggia nel mio cervello
Come a casa sua.
Così inizia una celebre poesia di Charles Baudelaire dedicata al felino più amato dalla letteratura. Da qui prende spunto l’idea di Umberto Orsini e dello scrittore Paolo Di Paolo di lavorare su uno spettacolo teatrale dove al centro c’è uno degli animali insieme più familiari e misteriosi. Dal Sonetto per i miei gatti di Torquato Tasso a T.S. Eliot l’intera storia della letteratura è segnata da zampe feline che percorrono ogni pista. Quella del giallo o del “gotico”, come in Edgar Allan Poe: gatti neri che corrono via lasciando scie di mistero. Quella dell’amicizia fra essere umano e “gatti molto speciali”, magari capaci di inventarsi una loro città, come accade in un racconto visionario di Murakami. Da Maupassant a Kipling, da Keats a Christina Rossetti, fino alla nostra Elsa Morante, un viaggio sorprendente fra gatti, gattini, gattacci e gattari accompagnato dalla colonna sonora della indimenticabile opera musicale Cats.